Come fare un ricorso per l’amministratore di sostegno

noun_54854_ccL’amministratore di sostegno: un istituto di protezione giuridica sempre più diffuso, richiesto da molte famiglie e servizi. Sappiamo che l’Amministratore di Sostegno (AdS) è una persona nominata da Giudice tutelare con il compito di assistere il beneficiario che, a causa di un’infermità o menomazione fisica o psichica, si trova nell’impossibilità – anche temporanea – di provvedere ai propri interessi (legge 6/2004). Ma come fare per richiedere l’amministratore di sostegno*?  

Cominciamo a dire che la richiesta (tecnicamente: “il ricorso”) può essere portata avanti dalla persona stessa, dai suoi familiari o dai responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e assistenza della persona. Quindi anche da noi assistenti sociali comunali. E come?

noun_146582_ccInnanzitutto un aspetto preliminare: la valutazione del bisogno. L’assistente sociale (as) in primo luogo sostiene le famiglie nel valutare l’opportunità di attivare questo istituto giuridico oppure altri (interdizione, curatela), spiegando bene di che cosa si tratta e che implicazioni ha nella vita della persona amministrata.

Appurata la necessità di procedere, a seconda del grado di autonomia della persona e/o dei familiari l’as li affianca in modo più o meno incisivo. Se la persona bisognosa di essere amministrata è sola o non ha familiari in grado di comprendere il suo bisogno, condivide con il proprio responsabile di servizio l’opportunità di procedere d’ufficio e informa i diretti interessati.

noun_192679_ccPer fare una segnalazione all’autorità giudiziaria, l’as prepara una relazione sociale in cui esplicita gli elementi di pregiudizio che rendono necessaria questa protezione giuridica. La relazione sociale può essere così strutturata:

  • premessa
  • aspetti sanitari
  • aspetti famigliari
  • aspetti socio ambientali
  • aspetti patrimoniali e bisogni gestionali
  • progetto d’intervento e relativi costi
  • proposta di nominativo di AdS e motivazione
  • poteri da conferire all’AdS
  • eventuali atti urgenti

Premessa: contiene le generalità della persona, l’indicazione di chi ha segnalato il caso, il percorso effettuato, il tipo di presa in carico, il progetto in corso,  i bisogni di protezione giuridica

Aspetti sanitari: alla luce della documentazione sanitaria, occorre spiegare le capacità cognitive che ha la persona (pensiero logico-astratto, in relazione al livello culturale), la capacità di orientamento spazio-temporale, le autonomie fisiche e di movimento, gli atti che non è in grado di compiere da sola.

Aspetti famigliari: dati anagrafici dei familiari conviventi e dei parenti prossimi, spiegazione dei compiti di cura svolti dai famigliari (quali e con che modalità), descrizione delle dinamiche relazionali (con esplicitazione delle eventuali criticità).

Aspetti socio ambientali: descrizione della rete sociale della persona e delle persone più significative che potrebbero essere sentite dal giudice.

noun_151133_ccAspetti patrimoniali e bisogni gestionali: informazioni sul patrimonio e  i beni della persona, sul suo quadro finanziario (entrate/uscite) e sulle eventuali situazioni debitorie o creditorie.

Progetto di intervento e costi: descrizione del progetto di intervento che il Servizio sociale ha concordato con la famiglia nel medio e lungo termine, individuazione dei costi, eventuali atti necessari relativi al fine vita (es. spese funerarie).

Proposta di nominativo di AdS: eventuale indicazione di una persona interna o esterna alla cerchia familiare, motivo della scelta, adesione o contrarietà del beneficiario.

Ecco qua! Una volta scritta la sua relazione, l’as la trasmette al suo responsabile d’area per informarlo compiutamente della situazione. Questi può poi allegare la relazione sociale al ricorso che, in quanto responsabile, deve presentare in prima persona al Tribunale.

Ogni Tribunale poi ha un proprio modulo per presentare il ricorso, con relativa richiesta di allegati, ma la relazione sociale costituisce senz’altro un documento utile alla comprensione approfondita del caso.

 

* I contenuti che seguono non avrebbero potuto essere stati scritti senza la mia partecipazione al corso di formazione sul tema tenuto dalla bravissima collega Maria Cova (ATS Insubria), a cui va il mio riconoscimento

2 thoughts on “Come fare un ricorso per l’amministratore di sostegno

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