C’ho messo un po’ a capire che relazione c’era tra invalidità civile e lavoro, pensioni e permessi lavorativi… non è facile fare chiarezza perché la normativa usa parole specifiche che nell’uso corrente possono avere altre accezioni o, al contrario, essere usate come sinonimi.
E, se facciamo fatica noi operatori, figuriamoci i non addetti ai lavori! Non vi è mai capitato di non riuscire a intendervi perché voi intendete una cosa e loro un’altra? Ad esempio, capita che le persone dicano di non avere l’invalidità se non prendono l’assegno mensile, ma poi si va a vedere e invece l’invalidità ce l’hanno, solo non hanno i requisiti per beneficiare della prestazione economica. Nel corso degli anni mi sono documentata e adesso che mi sembra di avere le idee chiare provo a metterle nero su bianco.
Su chi e come può presentare domanda di invalidità civile ho scritto un altro post (Invalidità civile: istruzioni per l’uso). Qua diciamo che, quando si presenta questa domanda, possono essere richiesti anche gli accertamenti necessari a verificare se sussistono le condizioni di “gravità” (dell’handicap) e “occupabilità“, condizioni necessarie per ottenere i benefici previsti rispettivamente dalla legge 104/92 e 68/99.
Quindi, se il cittadino ha presentato una domanda di richiesta di accertamento dell’invalidità civile, dell’handicap e della disabilità, gli esiti riguardano tre diverse sfere: quella delle provvidenze economiche, quella dei permessi lavorativi e quella del collocamento mirato.
Invalidità civile: provvidenze economiche
Semplificando, possiamo dire che l’invalidità civile dà diritto a prestazioni economiche secondo questo schema:
% invalidità |
nome provvidenza economica |
valore in € (2017) |
reddito personale massimo in € (2017) |
età |
riconoscimento difficoltà persistenti a svolgere compiti e funzioni propri della minore età o minori ipoacusici | indennità mensile di frequenza | 279,47 per i mesi di frequenza |
4.800,38 | < 18 |
0-73 | – | – | – | – |
74-99 | assegno mensile di assistenza | 279,47 per 13 mensilità | 4.800,38 | 18-65 |
100 | pensione invalidi civili totali | 279,19 per 13 mensilità | 16.532,10 | 18-65 |
(100) riconoscimento incapacità deambulare o svolgere autonomamente atti quotidiani della vita | indennità di accompagnamento | 515,43 per 12 mensilità | nessuno | – |
74-100 | assegno sociale | 364,90 per 13 mensilità
(o 448,07 se il reddito è < 4743,79) |
5824,91 | > 65 e 7 mesi |
Ulteriori approfondimenti sul sito dell’Inps.
Oltre a queste provvidenze economiche ci sono tutta una serie di provvidenze non economiche, ad esempio agevolazioni fiscali relative all’auto, alle spese mediche, ai sussidi tecnici e informatici, ecc. per le quali è possibile informarsi sul sito dell’Inps o sull’ottimo portale Handylex.
I permessi lavorativi della legge 104
Il riconoscimento della condizione di handicap ex l. 104/1992 dà diritto a permessi lavorativi sia al lavoratore con grave handicap che ai suoi genitori o familiari. Per poterne godere occorre essere in possesso del certificato di handicap con connotazione di gravità (art. 3 comma 3 della l. 104/1992), in corso di validità, rilasciato dalla Commissione di accertamento dell’Asl o dall’Inps; il certificato è un documento diverso da quello di invalidità.
Le modalità di godimento di tale diritto variano a seconda che il richiedente sia il lavoratore stesso, il genitore o familiare di un bambino minore di 8 anni, il genitore o familiare di un minore tra 8 e 17 anni o di un maggiorenne. Tutte le informazioni sul sito Handylex.
L’inserimento lavorativo del disabile secondo la legge 68
Se il cittadino ha ottenuto una percentuale d’invalidità superiore al 45% ed è stata riconosciuta la sua condizione di occupabilità (cioè è stato definito lavoratore disabile ai sensi della l. 68/1999), allora ha diritto all’inserimento lavorativo mirato, a cui ho dedicato un post specifico.
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