Farla in un modo, farla in un altro… ognuno ha la sua idea su come si fa una cartella sociale ma tutti concordano: va fatta! Ma da che parte incominciare? Continua a leggere
Rete servizi
Housing first: partire dalla casa per contrastare la marginalità
Gli assistenti sociali che lavorano nei comuni o nei servizi specialistici si trovano spesso di fronte a situazioni di adulti emarginati, cioè ai margini di quelle dimensioni che contribuiscono alla definizione di un’identità personale: il lavoro, la famiglia, gli amici, la casa, la salute. Come si arriva a scivolare progressivamente in questo baratro di legami rarefatti e povertà diverse? Continua a leggere
Chi ricompone i frammenti di welfare?
Non ce la faccio. Ci ho provato ma non riesco a smettere di indignarmi di fronte a questo welfare frammentato, disorganico, complicato. Un welfare che offre anche servizi e sostegno, ma fa di tutto per non farsi trovare e non farsi capire. Con il risultato paradossale che lascia ai cittadini, anche se fragili e poco attrezzati, l’onere di ricomporre il puzzle dell’assistenza. Continua a leggere
La rete dei servizi di contrasto alle dipendenze
Dopo aver ricostruito la rete dei servizi che si occupano di salute mentale, eccomi qua a ricostruire la rete dei servizi che, in Lombardia, si occupano di contrastare le dipendenze (alcolismo, tossicodipendenze e ludopatie). Continua a leggere
SAD e dintorni
Parlare del SAD può sembrare superfluo, perché è un servizio così diffuso che sembra ormai essere una prassi consolidata.
Io invece penso che sia utile provare a raccontare come attiviamo e gestiamo il servizio, perché proprio da un confronto sulle pratiche, su come vengono implementate, si può costruire un sapere ragionato e condiviso. Continua a leggere
La rete dei servizi per la salute mentale
Amo le visioni d’insieme!
E siccome dei cra, cierremme, cipibi e tutti i vari acronimi snocciolati dagli operatori del cps non ci capivo niente, ho cercato un po’ di informazioni che mi restituissero il senso del tutto. Continua a leggere
Povertà: il puzzle del welfare italiano
La più classica delle richieste che il cittadino porta al servizio sociale comunale è quella di sostegno economico. Bollette insolute, rette non pagate, affitti a cui non riesce a far fronte… quando i soldi non bastano si prova ad “andare in Comune”.
Come operatrice comunale, ho sempre sentito il bisogno di capire il quadro di riferimento, per riuscire a collocare sia la richiesta dell’utente che la risposta del Servizio. Continua a leggere