Nelle ultime settimane si è molto applaudito all’approvazione dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), il cui aggiornamento era atteso da 16 anni. In effetti è stato un bel risultato… Peccato però che si parli solo dell’assistenza sanitaria. I Livelli Essenziali di Assistenza Sociale (LivEAS) non sono mai stati nemmeno definiti, sebbene siano passati anche per noi 16 anni da quando la nostra legge quadro li ha introdotti! Con conseguenze pesanti per tutti. Quali? Continua a leggere
Assistente sociale
Contributi economici: che ruolo ha la giunta?
Con questo post forse solleverò un polverone… ma voglio ragionare sulle basi su cui è fondato il nostro agire professionale e per farlo devo mettere in crisi un’idea molto diffusa: quella secondo cui le relazioni sociali devono andare in Giunta e i progetti di intervento hanno bisogno di una delibera per diventare operativi. NON E’ VERO. Perché? Perché il potere decisionale della Giunta è ampio ma non illimitato e si esprime in sedi ben definite e attraverso strumenti precisi (PEG e Regolamenti). Continua a leggere
Come si scrive una relazione sociale
Scriviamo relazioni sociali un giorno sì e uno no, ma quando si comincia a fare questo mestiere ci sembra di essere la prima assistente sociale del mondo a cimentarsi nell’impresa! Di teoria ce ne hanno insegnata tanta: proviamo a dirci come si fa in pratica*? Continua a leggere
Invalidità, handicap, disabilità: i vantaggi (perlomeno normativi!)
C’ho messo un po’ a capire che relazione c’era tra invalidità civile e lavoro, pensioni e permessi lavorativi… non è facile fare chiarezza perché la normativa usa parole specifiche che nell’uso corrente possono avere altre accezioni o, al contrario, essere usate come sinonimi.
E, se facciamo fatica noi operatori, figuriamoci i non addetti ai lavori! Non vi è mai capitato di non riuscire a intendervi perché voi intendete una cosa e loro un’altra? Continua a leggere
Che SIA possibile innovare?
Pubblicato oggi sul blog di “Prospettive sociali e sanitarie” il mio articolo “Che SIA possibile innovare?”, che propone alcune riflessioni sulla recente misura governativa di contrasto alla povertà. Voi che cosa ne pensate? Continua a leggere
Assistenti sociali e burn out
Più parlo con le colleghe e più avverto un montante senso di insoddisfazione e rabbia: le cose non funzionano, le persone sono sempre più disperate, i servizi sono sempre meno e con sempre meno soldi… e in mezzo a tutto questo l’assistente sociale ci deve mettere la faccia. Il rischio di saltare è dietro l’angolo. Ma siamo destinate ad essere sopraffatte dagli eventi o possiamo immaginarci delle strategie di “messa a terra”? Continua a leggere
Come cambia il segretariato sociale
Oggi ci siamo trovati a Milano per parlare di come cambia il servizio sociale comunale e condividere pensieri, spunti, riflessioni. Sono stata invitata ad intervenire anch’io portando una riflessione sulle nuove potenzialità che il web offre agli assistenti sociali impegnati nel prezioso e delicato ruolo del segretariato sociale. Continua a leggere
1000 di questi like!
Saperesociale ha superato i 1000 like su facebook e i follower del blog aumentano sempre più! E’ arrivato il momento di fare un bilancio di quest’esperienza. Cominciata due anni fa con tanti dubbi, con l’obiettivo di provare a mettere per iscritto qualcuna delle cose che si imparano facendo l’assistente sociale. Con una doppia speranza: Continua a leggere
Housing first: partire dalla casa per contrastare la marginalità
Gli assistenti sociali che lavorano nei comuni o nei servizi specialistici si trovano spesso di fronte a situazioni di adulti emarginati, cioè ai margini di quelle dimensioni che contribuiscono alla definizione di un’identità personale: il lavoro, la famiglia, gli amici, la casa, la salute. Come si arriva a scivolare progressivamente in questo baratro di legami rarefatti e povertà diverse? Continua a leggere
Chi ricompone i frammenti di welfare?
Non ce la faccio. Ci ho provato ma non riesco a smettere di indignarmi di fronte a questo welfare frammentato, disorganico, complicato. Un welfare che offre anche servizi e sostegno, ma fa di tutto per non farsi trovare e non farsi capire. Con il risultato paradossale che lascia ai cittadini, anche se fragili e poco attrezzati, l’onere di ricomporre il puzzle dell’assistenza. Continua a leggere